Evitare le triangolazioni è salutare per instaurare buoni rapporti ed evitare spiacevoli situazioni sia in ambito affettivo, di coppia, che lavorativo o famigliare. In quest’articolo ti presenterò 5 regole per evitare le triangolazioni.
Nei rapporti umani è sempre meglio parlare direttamente con le persone interessate che non di loro con altri.
Ti può essere capitato o ti sta succedendo proprio in questo periodo di essere coinvolto in ciò che viene chiamata “triangolazione”.
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Cosa sono le triangolazioni in psicologia?
Le triangolazioni sono quelle dinamiche in cui la comunicazione e l’interazione tra due persone non avvengono direttamente, ma sono mediate da una terza persona.
Se pensi che ti riguardi con chi ti identifichi? Con una delle due parti in conflitto o con la terza persona, il mediatore?
Cosa si prova “dentro” il triangolo?
Creare dei triangoli comunicativi o accettare di farne parte può generare ansia sia in chi si trova “nel mezzo”, che in chi si trova “escluso dai due che parlano di lui/lei”. Porta inoltre ad aumentare il conflitto tra le parti “che non si parlano”, modalità spesso già vista e vissuta nelle prime relazioni famigliari.
La triangolazione come dinamica flessibile e saltuaria può essere utile e funzionale, ma se utilizzata come unica e rigida modalità di affrontare i conflitti con un parente, collega, partner può generare un clima tossico e molto teso.
Ad esempio se abbiamo un dissenso con un collega e siamo molto arrabbiati, può essere utile parlarne con un terzo per avvicinarci al primo dopo esserci sfogati e quindi pronti ad affrontarlo con un punto di vista più aperto, arricchito dal dialogo con il collega “mediatore”.
Se però è un’abitudine parlargli alle spalle con un terzo, andiamo via via ad intraprendere un rapporto a due a scapito del primo, con il quale difficilmente avverrà un confronto aperto e diretto.
Immaginate di avere la sensazione (e a volte la prova) che il vostro collega confidi le critiche nei vostri confronti ad un secondo vostro collega e non direttamente a voi. Cosa provereste?
Molto probabilmente provereste rabbia, diffidenza, incertezza, ansia da prestazione e insicurezza. Una situazione che può mettere a dura prova l’autostima personale.
Probabilmente vi trovereste a comunicare con il collega di mezzo provando ad influenzare la relazione con il primo…innescando così un circolo vizioso caratterizzato da sospetto e competizione.
Molti possono essere i motivi per cui viene evitato il confronto diretto.
Potremmo temere di urtare la sensibilità dell’interlocutore, provocare una rottura della relazione o un giudizio negativo nei nostri confronti.
Questo può succedere anche in famiglia, nella coppia, nei rapporti amicali, lavorativi, nei banchi di scuola. Vale la pena però accorgersi di queste dinamiche e provare e modificare gli schemi o cercare un supporto che ti aiuti a farlo.
Ti interesserà sapere che le triangolazioni sono tra le modalità relazionali preferite dalla persona che presenta personalità narcisistica.
La personalità narcisistica
Il termine narcisista proviene dal celebre personaggio Narciso. Nel mito di Narciso troviamo il protagonista fortemente centrato su di sè, tanto da avvertire un senso di grandiosità, e una ricerca continua di ammirazione e attenzione esclusiva dell’altro.
Il narcisista, in particolare, imposta i suoi comportamenti, il suo modo di comunicare e le sue scelte relazionali in un modo che garantisce e mantiene sensazioni che gli facciano sentire un senso di superiorità nei confronti degli altri. Egli si protegge da attacchi negativi all’immagine di sè e teme di essere visto vulnerabile.
Come avviene la triangolazione del narcisista?
La triangolazione del narcisista ha l’obiettivo di aumentare il suo senso di controllo e la forza della garanzia di “essere amato”, “unico” e “al centro” dell’interesse del partner. Sono vari i modi in cui avviene la manipolazione dell’altro. Egli può architettare storie o scene che suscitino gelosia nel partner utilizzando una terza persona. Oppure può portare il partner all’esasperazione, squalificandolo, poi, come inadeguato, esagerato, irascibile, paranoico, etc. .
Il narcisista provoca inoltre divisioni, screditando alle spalle e provocando inimicizie tra il partner e le persone a lui/lei amiche, portandolo sempre più all’isolamento e diventando sempre più l’ unico grande riferimento relazionale e soprattutto, allo sguardo degli altri, il “migliore”.
Perché il narcisista usa la triangolazione?
Il narcisista ha bisogno di percepire il controllo e il potere sugli altri. Ha bisogno di sentirsi speciale, unico e migliore. L’immenso bisogno di essere desiderabile socialmente è dovuto ad una storia personale segnata da ferite ancora aperte, dovute al mancato riconoscimento del Vero Sè.
Ha potuto sperimentare il legame d’origine con l’altro, solo rinnegando la propria vulnerabilità, mostrandosi forte, piacevole e adeguato, soffocando i propri reali bisogni.
Usa le triangolazioni perchè sono una modalità indiretta di soddisfare i propri bisogni di base come sentirsi accettato, sentirsi ricordato, pensato. Percepire di essere al centro dei pensieri e delle tensioni del partner è per lui fonte di nutrimento affettivo che gli permette di sentirsi sempre presente.
Come uscire da una triangolazione?
Ecco 5 regole per uscire dalle triangolazioni che a lungo andare complicano le relazioni e la serenità.
- Assumiti la responsabilità delle tue emozioni, ti aiuterà a considerare anche gli altri responsabili delle loro. Se provi rabbia verso un famigliare, riconosci che sei tu a provare questo sentimento. Tratta la rabbia come un tuo tema che riguarda prima di tutti te stesso. Quindi parla per te stesso in prima persona se ti trovi ad esprimere una critica, in modo che essa abbia un nome e un volto. Chi riceverà la tua critica potrà percepirla circoscritta e sarà “più digeribile”.
- Se provi rabbia verso una persona è a lei che devi farlo sapere! Cerca e trova le strategie migliori per affrontare la questione con la diretta/o interessata/o.
- Evita i segreti e non diventare il terzo elemento del triangolo di altri. Se qualcuno si confida con te esprimendo critiche su un altro, evita di prenderne le parti. Incoraggia questa persona a parlarne direttamente con l’interessato e favorisci un contatto diretto tra i due in modo che possano affrontarsi faccia a faccia. Questo ti permetterà di mantenere un rapporto libero e aperto con ambedue, senza rimanere bloccato e vincolato dalla loro conflittualità. Non ti sentirai più in colpa se stai con l’una o l’altra parte.
- Sii onesto/a. Se il comportamento di una persona ti sta provocando disagio e fatichi a trovare la soluzione con lei, aggiornala dei passaggi che intendi fare con altri interlocutori per avere più chiara la situazione, invece che fare passaggi sotterranei e indiretti.
- Se qualcuno, preso dall’ansia o da forte emotività si lamenta di qualcuno e ti chiede, implicitamente, di parteggiare per lui/lei, stai calmo e interessati di come sta chi ti sta parlando. Centrando l’interazione sul vostro rapporto, non sul parlare del terzo, sottraendoti dal ruolo di difensore o giudice del suo problema. In questo caso ti sarà utile usare la tecnica del rispecchiamento per tenerti confinato dal tuo interlocutore.
Come reagire alla triangolazione del narcisista?
Se ti trovi intrappolato in una triangolazione con una persona narcisista, dovrai esercitarti a prenderne le distanze. Cominciare a frequentare altre persone con le quali conoscerti senza squalifiche e giudizi negativi. Si tratta di disintossicarti dalla cattiva luce che si è stagliata su di te, che ti ha confuso e che ti ha portato numerose insicurezze, e ritrovare opportunità nuove di vivere ed esprimere la tua persona positivamente. Il principale lavoro che potrai intraprendere è ricostruire segni e gesti in cui esprimere la tua dignità, lavoro che potrai fare accompagnato dalla psicoterapia.
Non è facile evitare i triangoli, spesso ci vorrà coraggio e sicurezza in te stesso e, a volte, anche capacità di accettare il rischio di rimanere da solo e lasciare l’altro da solo di fronte alle proprie emozioni e responsabilità, tuttavia ti permetterà di coltivare relazioni oneste e sincere.
Se ritieni di esserti trovato intrappolato in triangolazioni per te dannose e credi di dover ricostruire il tuo percorso di autostima, puoi intraprendere un percorso di psicoterapia a Padova, fissando un primo colloquio e raccontarmi la tua situazione.